Bonus babysitter: di cosa si tratta e come richiederlo

Nel Decreto Rilancio emanato dal Governo è presente anche un Bonus Babysitter. Cerchiamo di capire di cosa si tratta e quali requisiti occorrono.

Bonus Babysitter

Come abbiamo detto, nel Decreto Rilancio (D.L. 19 maggio 2020, n. 34) recentemente approvato è presente un Bonus Babysitter da 600 euro, che raddoppiano a 1.200 euro per figli di età inferiore ai 12 anni, limite che non sussiste in caso di figli disabili. Inoltre, questo particolare bonus può essere utilizzato anche per pagare le rette dei centri estivi o strutture assimilate.

A chi spetta

Il bonus babysitter può essere richiesto dai genitori di bambini di età non superiore ai 12 anni anche in caso di adozione e di affidamento pre-adottivo. Nel caso di genitori che non fanno parte dello stesso nucleo familiare, il beneficio verrà riconosciuto al soggetto convivente con il minore.
Il bonus baby sitter può essere richiesto dalle famiglie con bambini di età inferiore a 12 anni solo in alternativa al congedo parentale.
Il Bonus Babysitter spetta ai lavoratori dipendenti privati, ai lavoratori iscritti in via esclusiva alla Gestione separata INPS, ai lavoratori autonomi.
Il bonus spetta anche ai dipendenti pubblici appartenenti alle seguenti categorie: medici, infermieri, tecnici di laboratorio biomedico. tecnici di radiologia medica, operatori sociosanitari, personale del comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico, impiegato per le esigenze connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19. In questo caso, come visto, in misura aumentata.

Come richiedere il Bonus Babysitter

Vi sono diverse modalità.

Il Bonus Babysitter viene erogato dall’INPS, previa domanda da inoltrarsi in via telematica, accedendo al servizio online tramite le credenziali PIN, SPID, CIE o CNS. Nel caso in cui gli interessati non siano in possesso di queste credenziali, è possibile accedere al servizio in modalità semplificata, per compilare e inviare la domanda online, previo inserimento della sola prima parte del PIN, ricevuto via SMS o email subito dopo la relativa richiesta.

In alternativa, è possibile richiedere il bonus tramite i patronati o il Contact center dell’Istituto, telefonando al numero 803 164 da rete fissa (gratuitamente) oppure al numero 06 164164 da rete mobile (a pagamento, in base alla tariffa applicata dai gestori). Anche in questo caso è possibile avvalersi del servizio in modalità semplificata, comunicando all’operatore la sola prima parte del PIN.

Come fare in concreto

Questa la procedura da seguire:

  1. Andare sul sito www.inps.it, cliccare su Bonus baby sitting e accedere alla domanda;
  2. effettuare il login utilizzando una delle seguenti credenziali:
    • PIN rilasciato dall’Inps
    • SPID di livello 2 o superiore
    • Carta di identità elettronica 3.0 (CIE)
    • Carta nazionale dei servizi (CNS)
  3. compilare la richiesta online e inoltrarla.

Chi non possiede le credenziali può utilizzare la modalità semplificata per la compilazione e l’invio delle domande resa disponibile dall’Inps

La modalità è la seguente:

Occorre richiedere il PIN all’INPS per il Bonus Babysitter. Il PIN viene inviato in 2 parti, la prima, formata da 8 caratteri, subito dopo la richiesta, tramite SMS o e-mail. La seconda, sempre di 8 caratteri, viene inviata a mezzo posta direttamente all’indirizzo di residenza. Una volta in possesso dei codici, bisogna inserire solo i primi 8 caratteri ricevuti tramite SMS o e-mail per effettuare il login. Dopodiché si seguono le procedure indicate.

In alternativa, come detto, il bonus può essere richiesto tramite il servizio di Contact Center integrato. Anche in questo caso è possibile avvalersi della modalità semplificata, contattando telefonicamente il servizio e comunicando all’operatore la sola prima parte del PIN composta dai primi 8 caratteri.

Infine, in alternativa, ci si potrà rivolgere anche agli Enti di Patronato, che offrono servizi gratuiti per i cittadini relativi alla compilazione e invio delle domande.

Il bonus per pagare la baby sitter viene erogato mediante il Libretto Famiglia, lo strumento Inps utilizzato per retribuire le prestazioni di lavoro occasionale (vedi sopra le modalità per attivarlo).

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