Il lago di Costanza è il terzo lago più grande d’Europa ed è situato al confine tra Germania, Svizzera e Austria. Si tratta di un luogo magico per chi è alla ricerca di un luogo rilassante, immerso nella vegetazione. E’ costituito da due bacini distinti e sorge proprio nel punto dove essi si congiungono. Il lago, creatosi durante le glaciazioni, ha continuato ad essere scavato dal passaggio del fiume Reno, nel corso degli anni, diventando una gettonata meta turistica per gli amanti di sport acquatici, escursionisti e intere famiglie.
Dove si trova il lago di Costanza
Per rispondere alla domanda sul dove si trova il lago di Costanza bisogna considerare che la Germania, per quanto riguarda i chilometri di costa, fa la parte del leone, seguita dalla Svizzera e dall’Austria, mentre il principato del Liechtenstein si trova a pochi chilometri di distanza dalle acque limpide del lago.
Si tratta decisamente di un luogo rilassante, ameno, sereno, pacifico. Questi sono sicuramente gli aggettivi che meglio descrivono questo luogo incantato ed offrono una descrizione fedele dei paesaggi che circondano questo vasto lago spartito fra tre nazioni ed attraversato per tutta la sua lunghezza dal Reno, uno dei fiumi più importanti d’Europa.
Cosa vedere sul lago di Costanza: la città del Concilio
Costanza è la più grande città affacciata sul Bodensee (il nome tedesco del lago) e deve la sua fama soprattutto al Concilio che nel XV° secolo elesse papa Martino V. Il conclave si svolse in un antico edificio, tutt’ora esistente, il quale si affaccia sul porto e che si trova di fronte proprio lei, la statua irriverente di «Imperia».
Questa statua è stata eretta nel 1993 dall’artista Peter Lenk ed è diventata il simbolo di Costanza. La sua particolarità è quella di ruotare a 360 gradi per non mostrare mai solo il «lato B» a chi arriva dal lago di Costanza in bici o con altro mezzo o a chi passeggia lungo il porto.
Inoltre, caso più unico che raro, Costanza conserva ancora un centro storico di impianto medievale risparmiato dai bombardamenti della seconda guerra mondiale grazie all’astuzia dei residenti. Infatti, gli abitanti della cittadina, in occasione dei raid aerei, invece di spegnere le luci delle case e delle strade, lasciavano la città illuminata a giorno, rendendo così impossibile per i piloti degli aerei distinguerla dalla vicinissima Kreuzlingen, un centro abitato di quella Svizzera mai colpita dalla follia distruttrice della seconda guerra mondiale.
Costanza è decisamente una città nella quale si respira storia. Infatti, qui, oltre al Concilio, fu firmata anche la famosa Pace di Costanza nel 1183 fra Federico I ed i Comuni della Lega lombarda. Il passato ricco e pieno di aneddoti si lascia facilmente scoprire anche dal visitatore più rilassato. Ad esempio, entrando nel Rosgartenmuseum è possibile ammirare la Sala delle corporazioni, una stanza in stile gotico realizzata nel XV secolo in legno di quercia. Qui è anche conservata una copia della famosa Cronaca di Ulrich Richental, scritta attorno al 1465, in cui vengono ricordati i fornai italiani che arrivarono a Costanza con forni trasportabili su due ruote per vendere il pane alle persone che affollavano la città ai tempi del Concilio.
Cosa vedere sul lago di Costanza: dai fiori alle palafitte del neolitico
Lasciata la serena vivacità di Costanza, è possibile visitare l’isola di Mainau, conosciuta da tutti come l’isola dei fiori. Non è un caso se le sue dalie, i suoi tulipani e le sue profumatissime rose attirano ogni anno circa 1,2 milioni di visitatori, i quali possono raggiungere i giardini, i viali alberati e i ristoranti sia dalla terra ferma attraversando il lago di Costanza in bici o a piedi, sia che a bordo di un comodo battello.
Dominata da un castello ultimato nel XVIII secolo, l’isola offre colori diversi a seconda delle stagioni: tra marzo e aprile fioriscono i 250mila tulipani e le 20mila orchidee, tra la fine di giugno e i primi di luglio 9mila rose inondano l’aria con un dolce profumo, mentre tra fine settembre e ottobre entrano in scena le 12mila dalie. Dunque, un paesaggio sempre ricco di colori che si aggiunge al padiglione dedicato alle farfalle dalle ali sgargianti. A questi si aggiunge il verde intenso delle maestose metasequoie (un albero sopravvissuto ai dinosauri) che ombreggiano alcuni viali pedonali.
Salendo a bordo di un battello, dall’isola è possibile raggiungere in meno di 30 minuti Unteruhldingen, piccola località che deve la sua fama al ritrovamento di palafitte abitate dal 3-4 mila avanti Cristo fino all’Età del bronzo, dichiarate Patrimonio dell’Umanità dall‘Unesco. Per far rivivere l’esperienza della preistoria, a partire dalla fine degli anni ’90 è stato ricostruito un piccolo villaggio sull’acqua. All’interno di alcune abitazioni sono state riprodotte scene di vita quotidiana, e sono stati creati alcuni utensili degli uomini del neolitico.
Cosa fare e vedere sul lago di Costanza: dove nascono i dirigibili
La cittadina di Friedrichshafen (il cui nome significa porto di Federico) è la capitale mondiale dei dirigibili. Infatti, questo è il luogo in cui il conte Ferdinand von Zeppelin iniziò a costruire quelle avveniristiche macchine volanti dalla forma di sigaro che ancora oggi portano il suo nome.
Gli amanti della storia e del passato non potranno perdersi la visita al museo degli «zeppelin», ospitato all’interno di un pezzo di storia: un edificio in stile Bauhaus risalente al 1933 e fortunatamente risparmiato dalle bombe che per undici volte martoriarono la cittadina tedesca dal ’43 al ’45.
In particolare, il pezzo forte di questo museo è la ricostruzione in scala 1:1 di una sezione dell’LZ129, meglio conosciuto come l’«Hindenburg», il dirigibile che nel maggio del 1937, mentre era in fase di «atterraggio», venne distrutto da un pauroso incendio in cui morirono 35 persone. Inoltre, per gli amanti del modellismo, il museo offre una ricchissima ricostruzione dei numerosi dirigibili, sospesi come se volassero all’interno di grandi teche di vetro, che vennero realizzati a Friedrichshafen dagli inizi del ‘900 fino agli anni Trenta.
Cosa fare e vedere sul lago di Costanza: in Austria tra musica e Rolls Royce
Bregenz, in Austria, è dominata dall’imponente Martinsturm, la cupola a cipolla realizzata fra la fine del ‘500 e i primi anni del ‘600 che sovrasta la torre attaccata alla chiesa di San Martino.
Ma ciò che caratterizza in modo unico questa città, è soprattutto l’enorme palcoscenico galleggiante su cui si avvicendano le scenografie, i musicisti e gli attori che danno vita al Bregenzer Festspiele, un festival capace di attirare ogni anno circa 200 mila visitatori sul lungolago.
Restando in Austria, ma spostandosi di qualche chilometro dalle sponde del Bodensee, si arriva a Dornbirn, una tappa obbligatoria per due motivi: il ristorante panoramico realizzato a strapiombo su una parete del monte Karren (976 metri) ed il museo delle Rolls Royce ricavato in una vecchia fabbrica tessile.
Scrigno di capolavori a quattro ruote, il museo resta nascosto in una valle, protetto dal bosco. Al suo interno, una settantina di Rolls Royce con la loro luccicante Spirit of Ecstasy, la donna alata disegnata da Charles Skyes che impreziosisce il cofano di queste auto appartenute a monarchi, capi di stato, divi di Hollywood e anche dittatori. Solo su un’auto non compare Spirit of Ecstasy: si tratta della Phantom III del 1937 appartenuta alla Regina madre d’Inghilterra che la utilizzava come vettura da parata. Al posto della donna alata c’è lo stemma di San Giorgio che sconfigge il drago. Per la casa reale, i produttori della Rolls Royce avranno volentieri fatto uno strappo alla regola.