Windsurf, cosa c’è da sapere e come praticare questo sport acquatico

Ecco tutto quello che c’è da sapere sul windsurf, uno sport acquatico che si può praticare fin da piccoli al mare o al lago.

Il windsurf è un’attività sportiva, non di antiche origini, che si basa sull’uso di una tavola che si muove sulle onde del mare grazie all’azione propulsiva determinata dalla forza del vento sulla vela. E’ uno sport molto affascinante che necessita di una buona dose di dimestichezza con il mare e la sua forza, ottime qualità di nuotatore e un pizzico di follia!

Cos’è il windsurf?

Il windsurf è un’attività sportiva che rientra nella specialità della vela e consiste nel muoversi sull’acqua su una tavola grazie all’azione propulsiva stabilita dal vento sulla vela e anche dalla azione propulsiva delle onde.
Il termine inglese windsurf è tradotto in italiano tavola a vela, ad indicare esattamente i componenti di questa attrezzatura sportiva.
Non è una attività sportiva di antiche origini, ma si diffonde solo nella seconda metà del ‘900…nell’immaginario comune è lo sport praticato nelle lunghe coste ventose dell’Oceano. Ma quando diventa sport ufficiale?

Origini e storia

Risale al 1935 la registrazione del primo prototipo di tavola a vela per nome di tale Tom Blake, un ingegnere aerospaziale californiano, che ebbe l’idea osservando l’oceano di fronte a Los Angeles.
Ma solo nel 1965 viene aggiunto un boma e una albero fisso, in modo da poter controllare la vela in piedi e nasce così l’odierna tavola da surf. Il brevetto fu trascritto ufficialmente nel registro delle invenzioni nel 1970.
Le prime tavole venivano costruite in legno, le vele con stoffa in fibra di polistirene già usata nelle barche a vela e le corde erano quelle usate per le imbarcazioni.
Questa attrezzatura sportiva non ebbe subito successo tanto che Drake cedette il suo brevetto nel 1972 ad un imprenditore Svizzero che modificò il prototipo rendendo la tavola molto più leggera e dotandola di deriva basculante e di un boma in alluminio: nasce così il marchio Mistral ancora oggi molto noto in tutto il mondo.
Solo nei primi anni ottanta iniziano ad arrivare in Europa le immagini strabilianti dei surfisti sulle coste della California e delle isole Hawaii: tra loro il mito del surf Robby Naish, già campione mondiale a 13 anni.
Naish è ricordato anche perché realizzò il primo sinker, ovvero una tavola da surf corta e con poco volume dando vita ad una nuova disciplina: il funboard.

Dagli anni 2000 il windsurf si è evoluto e diffuso, molto pur rimanendo uno sport di nicchia. Dal 1984 il windsurf è sport olimpico: è una delle specialità veliche che partecipano alle Olimpiadi per gli uomini e lo è diventato anche per le donne dal 1992.

Come si compone la tavola da windsurf

La vela è montata su un albero fissato alla tavola mediante un giunto universale detto “piede d’albero” ed è sostenuta e controllata dal velista con il solo ausilio di un particolare boma.
In pratica il windsurf è costituito dai seguenti componenti:

  • tavola
  • vela steccata
  • albero
  • piede d’albero
  • boma, un tubo in alluminio o meglio in carbonio che circonda la vela fissandosi all’albero
  • pinnetta
  • deriva opzionale

Tutti i tipi di tavola da surf

Esistono due tipi di tavole da windsurf :

  • le tavole dislocanti non plananti dette longboards lunghe e pesanti e dotate di deriva mobile al centro della tavola. Sono adatte ai principianti per avvicinarsi a questo sport
  • tavole plananti o funboards, decisamente più corte e leggere con superfici veliche più grandi, dotate di cinghie punta piedi sulla poppa e di cimette sul boma. E’ un tipo di tavola usata da professionisti ed esperti.

Windsurf: come si pratica

Come per tutte le imbarcazioni a vela anche nel windsurf le manovre fondamentali sono

  • la virata
  • la strambata che, nella forma base, permettono il cambiamento delle mure ovvero della direzione.

Vediamo come si comincia.
Prima di tutto si deve salire sulla tavola: si può salire sulla tavola e poi recuperare la vela con l’apposita cima di recupero oppure si può sfruttare il vento che facendo forza sulla vela porta il surfista direttamente sulla tavola. Si può iniziare l’attività partendo sia nell’acqua bassa sia in acqua alta.
Per condurre la tavola a vela, non essendoci un timone come nelle imbarcazioni, si deve agire sull’inclinazione dell’albero e sull’equilibrio. I cambiamenti di direzione si ottengono sia spostando l’albero leggermente verso prua o verso poppa, sia esercitando una leggera pressione con i piedi sulla tavola. I piedi del surfista alla massima velocità di planata sono bloccati in apposite cinghie punta piedi collocate sulla poppa della tavola. La vela viene mantenuta in una posizione arretrata rispetto alla tavola, mantenendo in equilibrio il proprio corpo.

Windsurf: le discipline sportive

  • Il windsurf si può praticare in diverse discipline, sono tre le grandi categorie:
    wave la più antica disciplina di questo sport che consiste nel surfare le onde sfruttando anche la forza del vento.

speed e slalom nasce dalle competizioni che vedono la velocità al primo posto. Il termine slalom sta ad indicare il percorso che si affronta durante la competizione che consiste in una serie di boe da passare a destra e sinistra, compiendo appunto uno slalom e raggiungendo alte velocità. Per questa particolare disciplina sono necessarie tavole particolari, molto strette, che vengono lanciate su un tratto d’acqua piattissima. In questa disciplina si raggiungono velocità intorno ai 45 nodi. Il record mondiale appartiene al francese Antoine Albeau con una velocità di 53.27 nodi (98.65 km/h).
freestyle. Questa disciplina è espressione di libertà, di movimento libero su tavola. Consiste nell’eseguire manovre molto complesse ed evoluzioni spettacolari come salti e rotazioni.

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